juan d arenzio

Juan D’Arienzo, il re del battito ( prima parte )

Ti faccio conoscere il Re del Battito, Juan D’Arienzo, colui che rese il tango popolare e costrinse le orchestre dell’epoca a cambiare ritmo.

In breve la sua carta d’identità:

Nome: Juan D’Arienzo

Vissuto: 14 dicembre 1900 – 14 gennaio 1976

Paese di nascita: Congreso, Buenos Aires

Origini: italiane, mamma Amalia Amendola e papà Don Alberto D’Arenzio

Arte: compositore, violinista e regista

Soprannome: El Rey del Compas=il re del battito e El Grillo=il piccolo cricket

La sua storia è molto toccante, è il classico esempio di un uomo che non viene apprezzato dai suoi colleghi, invece è amato dalle folle.

Qual era la sua colpa? Di essere semplice e questo non piaceva agli artisti del tempo che cercavano nella complessità il più talentuoso e bravo compositore di tango.

Anibal Troilo disse parlando di lui: “Ridi se vuoi … ma senza di lui, saremmo tutti senza lavoro”.

La sua carriera non fu certo facile, il rapporto con il padre non fu idilliaco, Don Alberto desiderava che il figlio diventasse avvocato, mentre Juan amava la musica. Per questo come accade spesso nelle famiglie le liti erano furibonde e costanti.

Ricorderà Juan da adulto, con molta amarezza, che il padre lo aveva considerato un perdente fin da bambino.

Strana cosa, visto che in famiglia tutti suonavano uno strumento. Il fratello Ernani suonava la batteria e il pianoforte, Juan il violino e la sorella Josephine il piano ed era un soprano. Probabilmente il papà pensava che questa doveva restare una passione e non certo un modo per guadagnarsi da vivere.

In famiglia solo la mamma sosteneva e incoraggiava la musica, tanto che inviò tutti i figli al Conservatorio Mascagni, Juan addirittura ci entrerà a 8 anni.

Dopo il liceo, Juan dimostrò al padre di essere molto portato per gli affari, accettando un lavoro come venditore, è un periodo di transizione perché in testa lui aveva solo il tango e la musica.

Conosce Ángel Domingo D’Agostino, coetaneo e pianista di grande talento, con lui e Carlos Bianchi al flauto inizierà a esibirsi la domenica pomeriggio in uno zoo. Il gruppo si chiama  Ases del  Tango. Un debutto senza compenso, per loro è un modo come un altro per farsi conoscere, siamo nel 1912. 

5 anni dopo Juan fa la conoscenza con Carlos Posadas, il compositore violinista e direttore dell’orchestra più illustre di tango. Nasce più di un’amicizia tra i due, Carlos sarà il suo mentore oltre che un amico e lo farà lavorare da subito al Teatro Avenida.

Presto i migliori direttori d’orchestra si accorgono del talento di Juan e nel 1919 il Teatro Nacional lo reclama a gran voce.

Di quel periodo, nel 1949, dirà: “D’Agostino e io al violino, abbiamo debuttato con la compagnia Arata Simari Franco nello spettacolo di apertura del teatro nella commedia comica di Alberto Novión El Cabaret Montmartre. Abbiamo accompagnato Los Undarias, un famoso gruppo di danza El Morocho Portuguesa, due star del tango canyengue, fu davvero memorabile”

 PERCHE’ ERA CHIAMATO EL GRILLO?

Questo soprannome, che non ha nulla di lusinghiero, gli viene addossato intorno agli anni ’30 quando Juan si esibisce in altri tipi di musica, il jazz per esempio. Si cimenta poi in molti campi, dal cinema muto, alla direzione dell’apertura di un cinema indù e con diverse orchestre teatrali. El grillo per il suo suono acuto e la sua musica mediocre, ma dura poco. Quando viene chiamato a esibirsi in radio a El Mundo tutto per lui cambia.


Ritorna al tango solo nel 1926, dove suona il violino in La Orquesta Típica Paramount con il film omonimo.

La prima orchestra che forma, nel 1928, è composta da Alfredo Mazzeo , Luis Cuervo e lui stesso ai violini; Ciriaco Ortiz , Nicolás Premian e Florentino Octaviano su bandoneon; Vicente Gorrese al pianoforte; Juan Carlos Puglisi al basso; e Carlos Dante come cantante.

LA SUA CARRIERA PRENDE IL VOLO

Tutto comincia con La Puñalada.

L’iniziativa di fare un tango diverso è del suo pianista Rodolfo Biagi che chiede di cambiare il ritmo da 4/8 a quello di una milonga in 2/4. Juan non è d’accordo da subito, ma quando il pubblico inizia a battere le mani e a voler di nuovo ballare su quel ritmo Juan si convince e sarà l’inizio del successo.

Per tutti Juan D’Arenzio sarà quel ritmo, inconfondibile e molto chic.


Si dice che D’Arienzo abbia restituito il tango ai ballerini di tango! 


La Puñalada di Juan D’Arienzo



D’Arienzo registra anche i suoi primi album sull’etichetta RCA Victor , nel 1935: i vals Desde El Alma , così come l’ Hotel Victoria .

Desde El Alma di Juan D’Arienzo

Hotel Victoria di Juan D’Arienzo

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