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Il ballerino di tango avanzato è un principiante

Non ci giro tanto attorno, un ballerino che ha fatto tre o quattro anni di scuola di tango e si crede arrivato, farà i conti con la sua autostima.

Per spiegare meglio quello che voglio dire ti faccio un esempio molto semplice: ammettiamo che tu sia un 18enne e abbia 8 anni di scuola alle spalle; arrivato alla maggiore età si presume tu sia consapevole del percorso fatto e abbastanza maturo per proseguire gli studi.

E’ corretto?

Se invece a 18 anni ti ritrovi alle superiori perché hai ripetuto la terza o l’avessi ripetuta 2 volte?

Come vedi gli anni di studio non ti garantiscono un traguardo, dipende da come hai vissuto il tuo percorso, che cosa hai messo in gioco di te per raggiungere un risultato.

Lo stesso vale per il tango.

Aver fatto anni di scuola non significa essere considerati dei ballerini di livello avanzato.

Ho visto dei principianti avere un sentimento per il tango così espresso da raggiungere una tale consapevolezza del ballo da sbaragliare tutti, compresi gli avanzati.

Quando i principianti arrivano alla mia scuola sono tutti uguali partono tutti con gli stessi passi, si sentono sullo stesso piano e non si stupiscono se sbagliano una camminata, vivono tutti lo stesso imbarazzo.

TI SPIEGO CHE COSA SUCCEDE

Diciamo subito che il tango è un ballo che possono fare tutti, non si tratta di imparare a ballare “La morte del cigno” di Michel Fokine, per questo non è istituzionalizzato come un corso di danza classica.

La differenza tra un ballerino e un altro di tango non la fa gli anni in cui hai solcato i pavimenti delle miloghe, ma quanto senti la musica, come riesci a interpretarla, quanto riesci a entrare in contatto con la tua compagna.

Credi che la tua ambizione non faccia la differenza?

Certo che sì, molto dipende dalla motivazione, come in tutte le cose. Se desideri ballare bene ti impegnerai di più di chi invece desidera solo passare il tempo.

Entrambi sono nel giusto se le loro aspirazioni sono dichiarate, non credi?

Voler superare la soglia del principiante è un impegno che costa fatica e la pratica è la benzina che fa muovere il motore, da questo non si prescinde.

Se vuoi diventare un bravo ballerino devi continuare a studiare e fare pratica nelle milonghe, altrimenti è come voler prendere una laurea senza dare esami.

Per me, essere un “ballerino avanzato” significa:

• avere prima di ogni cosa un orecchio per la musica e saperla interpretare
• saper muoversi all’unisono
• imparare ad ascoltare per sentire
• avere tecnica
• far sentire a proprio agio tutte le persone con cui si balla
• avere sufficiente cultura della storia del tango

Questo tipo di ballerini sono una rarità, una buona educazione all’etica e una limata al proprio ego non farebbe male a nessuno.

Ecco perché tenere la mente del principiante anche se hai alle spalle un’esperienza di anni è l’atteggiamento che ti permette di acquisire sempre cose diverse, avere la curiosità e la meraviglia accese sono la forma mentale ideale per evolversi.

PS: se vuoi iniziare a ballare il tango argentino non è tardi chiamami al

335 625 6836

ciao

Patrizia Gasparin

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