Tango Studio Vicenza di Patrizia Gasparin

Il tango chiede il suo Santo protettore

Tolte le coppie fortunate che si sono dette “Sì lo voglio” 30 anni fa e ancor oggi si amano tantissimo, per tutti gli altri l’amore va e viene, è stagionale come il formaggio. Ma ogni anno, il 14 febbraio, festeggiano ( quasi ) tutti San Valentino. Se gli amori vanno e vengono e il tango dura una vita, perché non abbiamo il nostro Santo protettore?

Premetto che credo nell’amore in senso lato. Quello speciale che può nascere in gioventù, tra due amiche che oltrepassa i decenni e quello per la famiglia che, volente o nolente, non ti abbandona mai.

Innamorati di ogni genere per loro esiste San Valentino, ecco vorrei esistesse anche “San Tangofesta dei ballerini di tango. I tangueri sono milioni sparsi nel globo, dovrebbe esistere una giornata dedicata a noi, innamorati del tango e della sua musica, vero?

Immaginati cosa succederebbe il giorno di “San Tango”

Allegria contagiosa, spirito libero, eleganza e tanta passione.

Anche chi non sa ballare improvviserebbe dei passi e le vie, le piazze e le milonghe sarebbero a festa. Le radio suonerebbero brani di tango, i giornalisti scriverebbero articoli e i conduttori TV imbastirebbero puntate parlando solo della tangomania. Una volta all’anno tutto il mondo farebbe un caschè o un giro di tango, pure chi di solito conosce solo “il ballo di San Vito”.

I ballerini hanno il loro Santo protettore

E’ San Vito infatti il protettore dei ballerini, ma vuoi mettere averne uno tutto nostro?

E’ vero abbiamo la nostra giornata. L’11 dicembre si celebra il Dia internacional del Tango, per ricordare la nascita di due grandi del tango, la ‘Voz’ Carlos Gardel, nato l’ 11 dicembre del 1890 e ‘La Màsica’ Julio De Caro, nato l’11 dicembre del 1899.

Anche noi italiani abbiamo un bel peso culturale sul tango. Ricordi gli articoli che scrissi mesi fa sui maggiori compositori di musica tanghera? Erano tutti di origine italiana: Annibal Troilo, Juan D’Arezio, Osvaldo Pugliese solo per citarne alcuni.

Pensa che il compositore Osvaldo Pugliese è stampato su un santino con l’aureola ed è diventato San Pugliese, il protettore di tutti i musicisti! Tutti gli italiani che suonano lo sanno e anche in Brasile esiste questa tradizione.

Ma un Santo per il tango non c’è, ecco perché il tango chiede il suo Santo protettore.

L’amore dura una vita intera perché corre nel sangue di ogni appassionato di questo ballo. Non puoi sostituirlo con un altro amore, puoi fare esperienza con altri stili, ma lui sarà il tesoro che conserverai fino alla fine dei tuoi giorni.

Sto ovviamente lavorando di fantasia, mi diverto e scherzo con voi.

Per concludere mi rincuoro pensando che, se San Valentino protegge gli innamorati e consideriamo l’amore nel suo senso più lato, allora protegge anche noi, innamorati sì, ma persi del il Tango Argentino.

Alla prossima

Patrizia Gasparin

Add a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *